“Leone e Vittoria ci mancano, ridateceli”. Quando è diventato normale fotografare e acclamare i figli degli altri?


I figli di Fedez e Ferragni sono stati visti e immortalati durante un concerto del papà
Quando è successo che i bambini degli altri diventassero un feticcio, un oggetto del desiderio da acclamare, ammirare, fotografare? Piccoli esseri umani a cui pensare come si penserebbe ai nipotini lontani? Probabilmente quando la vita di vip e perfetti sconosciuti è diventata un content da proporre sui social, per motivi più o meno venali. Insomma, da quando il web è diventato il luogo dove bisogna essere per esistere davvero.
Ma finché la condivisione di spazi di privacy riguarda persone maggiorenni, fatti loro. Il problema, bello grosso, si presenta quando sulle bacheche degli altri arrivano dei bambini che la condivisione non l’hanno scelta, non la conoscono, non la governano. Si chiama sharenting e andrebbe vietata per legge. Perché le conseguenze possono essere tante e anche molto drammatiche. Ma non è necessario arrivare a pensare al peggio, pedopornografia e simili. Se ci si ferma prima rimane comunque la sensazione di una realtà ormai distopica.
Un esempio recente è quello che è accaduto a Pescara qualche sera fa, durante il concerto di Fedez. Sul palco il rapper ha raccontato al pubblico di aver portato i due figli, Leone e Vittoria, perché assistessero dal vivo a un concerto del papà in un luogo a lui caro. I piccoli sono rimasti indietro, in disparte sul palco, vicino al backstage, protetti dal clamore. Ma non è bastato, perché quando alcuni spettatori si sono accorti della loro presenza, hanno tirato fuori i telefonini e hanno iniziato a zoommare per riprenderli meglio. Non contenti di aver immortalato in video dei minorenni figli di altri, hanno pure postato i video sui social con didascalie come: “Leone e Vittoria, ma quanto siete cresciuti”. E nei commenti i vari “quanto ci mancate” si sprecano. Ma in che senso? Quando è diventato normale che schiere di perfetti sconosciuti si “affezionino” ai figli degli altri tanto da scrivere “cuccioli miei, mi mancate” oppure “i nostri nipotini sono cresciuti, ridateceli”? A sollevare il problema su TikTok è stato Alvise Salerno, speaker di Radio Numer One, che in un video ha denunciato proprio la morbosità di alcuni comportamenti degli spettatori presenti a Pescara. Nella stessa occasione i bambini sono stati ripresi mentre arrivavano allo Stadio del Mare con la nonna, la mamma di Fedez. Il video è finito online, senza – si suppone – il consenso dei genitori.
Si dirà: sono figli di persone note che per anni hanno condiviso anche la loro quotidianità, persino la loro intimità (come dimenticare quando Chiara Ferragni pubblicò il video della telecamera di sicurezza della cameretta di Leone che mostrava il bambino dire frasi dolci alla mamma?), una reazione del genere è normale. No, non è normale. Ma è prevedibile ed è per questo che i genitori dovrebbero proteggere in tutti i modi la privacy dei propri figli. Perché la “follia” di chi scrive che due bambini sconosciuti “mancano” può essere strana, disturbante ma innocua. Ma non tutti, sul web, sono innocui. Anzi. Fedez e Ferragni se ne sono accorti dopo anni di condivisione quasi senza limiti, decidendo – dopo la separazione – di non pubblicare più loro foto o video. Quando se ne accorgeranno gli altri?
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